Dove c’è organizzazione giapponese e passione italica
Un’impronta aziendale pulita ed ordinata, un parco macchine moderno, strumenti informatici efficaci… e fiducia nel futuro! Ecco – in sintesi – i punti che fanno la forza della lombarda D.G.V.
Dopo tanti anni di visite professionali a subfornitori, ma non solo, so che una volta varcata la soglia della fabbrica debbo essere psicologicamente preparato – per così dire – a qualsivoglia ambiente. Ebbene, appena entrato in D.G.V. la prima impressione che ho avuto è stata quella di trovarmi in un contesto dove la pulizia e l’ordine regnano sovrani in ogni ambiente della fabbrica; dai corridoi alle zone di produzione che si estendono per più di 1300 metri quadrati.
Eppure, all’interno di questa azienda lombarda viene trasformata la lamiera, si eseguono processi di taglio, piega e saldature di vari tipi. I prodotti vengono mandati ai trattamenti galvanici, montati e imballati.
“Per ottenere certi risultati è indispensabile partire a livello organizzativo – precisa Giovanni D’Argento, Amministratore della D.G.V. Srl di Arluno – avendo bene in mente gli obiettivi dell’azienda ed i passi da compiere per conseguirli. Questo atteggiamento però, pur costituendo la premessa indispensabile, da solo non basta; occorre, infatti, attrezzarsi con metodi e strumenti idonei ad operare in coerenza con le strategie, avendo la consapevolezza di cosa fare ed un modo efficace per intervenire.”
A conferma dei concetti introduttivi esposti da Giovanni D’Argento, è doveroso aggiungere che noi già nel Settembre del 2001 siamo andati a visionare la D.G.V., sita allora all’interno di un capannone di 400 metri quadri in Bareggio, – località, comunque, poco distante dall’attuale – non c’erano ancora la nuova punzonatrice CNC e nemmeno il magazzino verticale con gestione automatizzata delle materie prime, mentre i centri di taglio laser di allora erano di una generazione precedente. E chi di lavoro se ne intende… può ben comprendere cosa significhi un salto organizzativo del genere in soli cinque anni!
Un lavoro iniziato nel 1965
Sono ormai trascorsi 55 anni da quando Vito D’argento – il padre di Giovanni – capitalizzando le proprie esperienze accumulate in alcune aziende metalmeccaniche del milanese, decide di dare forma ad un suo spirito imprenditoriale fondando la D.G.V.; realtà che inizialmente produceva carpenteria metallica.
Circa quindici anni più tardi, nei primi anni 80, Vito D’Argento coglie nello sviluppo delle tecnologie di deformazione della lamiera sottile, la strada giusta per dare maggior valore aggiunto al proprio lavoro. E’ infatti in quel periodo che D’Argento inizia – gradualmente – a fabbricare su specifiche della committenza parti di carpenteria di precisione per committenti operanti in comparti quali l’elettronica, il meccanotessile e l’alimentare.
“Quelli erano anni in cui si doveva lavorare, lavorare ed ancora lavorare con tanta manualità – ricorda Vito D’Argento – ma è grazie ai sacrifici di quel periodo che verso la metà degli anni 90 ci siamo trovati nelle condizioni di poter spiccare quello che ancora oggi chiamo il “grande balzo”: introdurre in azienda le prime macchine a controllo numerico e – soprattutto – il nostro primo taglio laser in piano.”
Oggi D.G.V. è in grado di offrire manufatti metallici di qualità su disegno e/o specifiche del cliente, collaborando quando richiesto alla definizione dei progetti e – più frequentemente – alla realizzazione di prototipi. Anticipando un concetto che più avanti viene ripreso in modo articolato, possiamo dire che tutte le fasi di lavorazione sono gestite direttamente dal CED, il quale supporta anche tutta la parte amministrativa ed i servizi; come, ad esempio, la gestione del magazzino e della materia prima.
All’avanguardia tecnologica
“Effettivamente, penso di poter tranquillamente affermare che il nostro parco macchine rappresenta una sorta di vero e proprio “fiore all’occhiello” – riprende Giovanni D’Argento – “Nei reparti produttivi sono, infatti, operative due punzonatrici CNC, due centri di taglio mediante laser, cesoie con lunghezze utili fino a 3000 mm, presse piegatrici CNC con lunghezze di piega anch’esse fino a 3000 mm, punzonatrici e scantonatici per piccole quantità … e poi ancora … saldatrici per ogni tipo di saldatura (tig, mag, ecc.), puntatrici, trapani, oltre a varie attrezzature di controllo”.
Come anticipato, D.G.V. si è recentemente dotata di un moderno magazzino automatico per le materie prime, realizzato mediante scaffali alti con posizioni codificate. Inoltre, è operativo un software gestionale che consente di tenere sotto controllo ogni aspetto dell’organizzazione, dalla produzione al magazzino, dall’amministrazione alle consegne.
In particolare, ogni operatore si trova ad utilizzare quotidianamente delle postazioni con lettori di codici a barra – ovviamente, tali codici accompagnano qualunque particolare lavorato – in modo tale che senza possibilità di errore il sistema informatico registri lo stato dell’arte di tutte le commesse, come si suole dire, in tempo reale.
Per finire, vi sono programmi di calcolo avanzati che consentono la digitalizzazione delle specifiche tecniche delle commesse, e la conseguente elaborazione CAD/CAM di tutti i programmi di taglio laser e della punzonatrice.
“Siamo in grado di industrializzare ai nostri fini della fabbricazione qualunque livello di documentazione del committente – sottolinea Giovanni D’Argento – sia che si tratti di file matematici pervenutici tramite internet, sia che si tratti di schizzi o campioni. Un passo successivo potrebbe essere quello di incrementare l’automazione, ma per ora, dato anche i lotti produttivi molto frazionati, ammetto che ci stiamo ancora riflettendo”.
E poi c’è sempre la questione del “fattore umano”.
“Il fatto di avere – giocoforza, direi – attrezzature, macchine e sistemi di gestione sempre al top – interviene Vito D’Argento – non potrà mai farci scordare l’importanza dell’uomo, della sua preparazione e della sua convinzione nel fare “squadra”.
La stessa delicatezza e complessità delle lavorazioni che noi abbiamo scelto di realizzare, richiedono la presenza di personale competente, esperto e proattivo che abbiamo formato nel corso degli anni, trasformando – letteralmente – l’operaio in una figura qualificata che riesce a farsi garante delle specifiche qualitative del prodotto che gli è stato affidato”.
Questa appena descritta dal fondatore della D.G.V. è la vera forza di una Pmi, in virtù della quale si instaura una tale rapporto di fiducia con le maestranza che –matematicamente – porta ad un incremento della flessibilità produttiva, oltre che alla garanzia della qualità.
Diversificare per crescere
“Fino a circa un decennio fa, potevamo permetterci di puntare su di un numero limitato di grossi clienti; ora, invece, occorre averne molti e piccoli” – conclude Giovanni D’Argento -“Si tratta di una strategia sicuramente più faticosa, ma solo diversificando i mercati e frazionando la committenza possiamo “relativamente”; svincolarci dalle varie crisi che, ciclicamente, colpiscono i mercati.
Infine, mi permetto di aggiungere che il sistema produttivo italiano delle Pmi – soprattutto quello della meccanica – nel momento in cui sviluppa poche e complesse parti in sinergia con il committente… ha ancora tanto da esprimere. Bisogna però crederci!.”